di Ilaria Izzo –
Lo skipper è una figura essenziale per chi approccia alla crociera in barca da neofita, ma anche per chi già patentato, non si sente ancora pronto a condurre una barca da solo. Un valido Skipper dovrà essere competente ed autorevole; spesso chi si trova a comandare una barca e a gestire le esigenze di un equipaggio di “vacanzieri” può difettare di queste componenti esiziali, ma la considerazione è che la qualità dello skipper vale la metà della barca ai fini di una crociera da sogno. Non bisogna dimenticare che lo skipper è il “Comandante” della barca con tutti gli oneri e gli onori. Egli sarà responsabile anche penalmente della buona salute di mezzo ed equipaggio e di conseguenza dovrà agire, anche a costo di andare contro la volontà degli ospiti paganti, se costretto. Lo skipper dovrà essere la vostra guida, il vostro punto di riferimento anche nella scelta di itinerari di crociera e dei ritmi della vacanza.
In tanti anni di navigazione in crociera si acquista esperienza e sicurezza, ma non bisogna mai perdere di riferimento la componente essenziale dell’andar per mare: il buon senso. Un noto proverbio marinaro sentenzia “la troppa sicurezza uccide il marinaio”. Tanta saggezza in poche parole!
Veniamo all’indole che caratterizza lo skipper “ideale”. Un Comandante di imbarcazione da diporto deve essere un buon ospite; a seconda delle circostanze e delle caratteristiche dell’equipaggio deve essere più o meno riservato, a volte invisibile se è il caso. E’ una questione di educazione e diventare inopportuni è molto facile. Non sono poche le situazioni antipatiche createsi per mancanza di “tatto“.
La condivisione di spazi in una barca e di scelte pone al centro il tema della collaborazione. Dalle baie dove andare a fare il bagno al posto dove passare la notte, dal tipo di navigazione al modo in cui regolare le vele al vento. Un bravo skipper si rapporta con gli ospiti rendendoli partecipi delle sue scelte che saranno prese in base alle variabili cui un imbarcazione è soggetta: meteorologia e distanza temporale da ridossi e porti sicuri. Far comprendere ad un equipaggio le motivazioni delle scelte del Comandante creerà un rapporto di fiducia e consentirà al neofita di imparare e fare tesoro dell’esperienza ma solo se si instaura un reciproco rispetto tra chi sta in vacanza e chi ha la responsabilità della sicurezza.